Alumni DAAD Italia: lettera del Presidente

Alumni DAAD Italia

Cari Alumni DAAD Italia,
cari Alumni italiani del DAAD,

sono già passati tre mesi dalla fondazione dell’associazione Alumni DAAD Italia, che ha avuto luogo il 26 settembre 2016 alla Casa di Goethe a Roma ed è stata allietata dalla successiva cerimonia a Villa Aimone organizzata dall’ambasciatrice tedesca Dr.Susanne Wasum-Rainer; avrei voluto già da gran tempo scrivervi per ringraziarvi della grande partecipazione alla seduta costitutiva, ma soprattutto della immensa fiducia che avete riposto in me: mi avete eletto Presidente dell’Associazione, e sono ben consapevole dell’onore, ma anche della grande responsabilità che questa funzione implica; accetto dunque con gioia questa sfida.

Ci sono diverse ragioni per cui vi scrivo questa mia prima lettera con un certo ritardo. Da una parte, ci sono certo i miei impegni professionali, ma essenzialmente ho voluto aspettare il momento in cui la nostra associazione Alumni DAAD Italia si fosse dotata di una strumentazione operativa che ne concretizzasse lo status giuridico. Da qualche settimana abbiamo centrato l’obiettivo. Il primo ostacolo impegnativo da superare consisteva nell’acquisto di un dominio, ma soprattutto nella impostazione e realizzazione della Homepage della nostra associazione. Grazie all’impegno ed alla creatività del “nostro” webmaster Renato Coco, tutto ciò si è mostrato molto più semplice di quanto avessimo ipotizzato all’inizio: Renato ha infatti realizzato un sito per Alumni DAAD Italia che ci mette in una posizione invidiabile tra tante altre associazioni. Sento perciò il dovere di ringraziarlo anche in questa sede a nome di tutti noi. Chi non avesse ancora visitato il sito, deve soltanto cliccare sul Link: https://www.alumnidaaditalia.org, e potrà così verificarne da sè la sua più che accattivante impostazione.

Voglio ricollegare il riferimento al sito alla richiesta, rivolta a tutti i soci di Alumni DAAD Italia ed a tutti gli Alumni Italia che vogliano auspicabilmente unirsi a noi, di partecipare attivamente alla produzione dei suoi contenuti. La produzione di testi originali e di qualità, il reperimento di informazioni etc.. necessita certamente di tempo e di lavoro “onorifico”. Il buon livello dei contenuti è però irrinunciabile ed assolutamente decisivo per il successo di un sito. Nella Mediateca sono attualmente posti in primo piano entrambi i film che hanno rappresentato i momenti topici tanto della seduta costitutiva dell’associazione quanto della cerimonia a Villa Aimone. In questo modo abbiamo voluto dare anche a quelli di voi che non sono potuti venire a Roma la possibilità di farsi un’idea di massima dell’associazione e dei suoi scopi. Ulteriormente, potrete leggere una intervista di Corrada Giammarinaro alla professoressa Ulrike Reeg (Università di Bari) sul tema Migrationsliteratur, che è stata realizzata nell’ambito del convegno degli Alumni DAAD tenutosi a Milano nel novembre 2016. Seguirà una intervista con la scrittrice Olga Grjasnova, che allo stesso convegno ha partecipato in veste di relatrice…e molto altro ancora.

In ultimo, l’attribuzione del codice fiscale e soprattutto l’apertura di un conto corrente sono stati gli ultimi, decisivi passi per dare a tutti gli Alumni DAAD che vivono in Italia la possibilità di entrare a fare parte di Alumni DAAD Italia e di contribuire direttamente e attivamente al lavoro della associazione mediante l’acquisizione dello status di socio. Alumni DAAD Italia è in primo luogo una associazione senza scopo di lucro, che vuole rappresentare un simbolo concreto delle intense relazioni scientifiche, culturali e politiche tra l’Italia e la Germania. Certamente ciò non vuol dire che, per quanto le relazioni italo-tedesche rappresentino il fulcro dell’attività dell’associazione, noi non vogliamo altresì tracciare percorsi di approfondimento su questioni di rilevanza europea ed internazionale. Già il solo fatto che l’attuale sviluppo mondiale appaia caratterizzato da processi di migrazione e globalizzazione i cui effetti si ripercuotono nella vita quotidiana di ciascuno di noi, impone ad una associazione come la nostra di assumersi il compito di tematizzare attivamente e costruttivamente modelli culturali originati da circuiti diversi, mettendone in luce tratti comuni e differenze. In tal senso Alumni DAAD Italia ha anche fatto proprio il progetto di Andrea De Petris, membro del Direttivo, che organizzerà, in occasione della prima riunione generale dei soci prevista per l’autunno 2017, una giornata di studio interdisciplinare sul tema della migrazione. Tutti i soci saranno invitati a partecipare all’evento, ed avranno la possibilità di fornire contributi nella forma del Call for papers.

Una ulteriore, essenziale connotazione che cercherò di imprimere al nostro lavoro nell’associazione sarà quella di garantire il coordinamento, indirizzato ad obiettivi comuni, di tutte le discipline del nostro complesso sistema scientifico. L’interdisciplinarietà quale principio connettivo della nostra associazione, allorchè io e Tobias Bargmann predisponemmo insieme il Konzept per la sua fondazione, rappresentò per entrambi un’esigenza avvertita dal profondo del cuore. Per affermare un tale principio nei fatti, occorre certo molto di più che non la speranza mia e di Tobias. C’è bisogno di grande flessibilità, di uno scambio di idee che sia allo stesso tempo critico e costruttivo, e di capacità di progettazione di incontri scientifici il cui successo sia misurato non tanto nei termini della bontà delle prestazioni individuali, quanto in funzione del prodotto della cooperazione.

Ma adesso è tempo di avviarci alle conclusioni. Non voglio però chiudere questa mia senza avere ringraziato tutte le persone e le istituzioni che hanno cooperato per la fondazione dell’associazione: sopra tutti, l’allora Direttore dell’InformationsCentrum DAAD di Roma Tobias Bargmann, nel quale ho sempre trovato una efficace interlocuzione per le mie richieste, e insieme al quale ho indirizzato ed attuato la fondazione dell’associazione; il Goethe Haus di Roma e la sua Direttrice, dottoressa Maria Gazzetti, che si è meritoriamente resa disponibile a farci tenere la nostra seduta costitutiva in un edificio il cui significato storico-culturale dovrà essere al contempo una sfida ed uno stimolo pieno di valore e significato per il nostro lavoro futuro; l’Ambasciata tedesca di Roma e l’Ambasciatrice Dr. Susanne Wasum-Rainer, che ha ospitato a Villa Aimone la cerimonia inaugurale della associazione, e ne ha reso festoso lo svolgimento; l’InformationsCentrum del DAAD di Roma unitamente alla sua nuova Direttrice Valentina Torri ed alle sue collaboratrici; ogni altro rappresentante istituzionale e/o centro culturale della BRD in Italia e, last but not least, voi, cari soci di Alumni DAAD Italia, (e naturalmente anche quelli che ancora non lo sono, ma appartengono comunque alla grande famiglia degli Alumni DAAD), poichè senza la vostra partecipazione non sarebbe stato fatto l’ultimo passo per la fondazione dell’Associazione.

Desidero perciò augurare a voi tutti, anche a nome dell’intero Direttivo di Alumni DAAD Italia, una fruttuosa collaborazione, felici giorni di festa ed un buon avvio di nuovo anno, che auspicabilmente ci porterà salute e gioia.

Sandro M. Moraldo


Liebe Alumni DAAD Italia,
liebe italienische DAAD Alumni!

Seit der Gründung des Vereins Alumni DAAD Italia am 26. September 2016 in der Casa di Goethe in Rom und der anschließenden Festveranstaltung in der Villa Almone auf Einladung der deutschen Botschafterin, Dr. Susanne Wasum-Rainer, sind nun schon drei Monate vergangen, drei Monate, in denen ich euch schon lange anschreiben wollte, um mich für die zahlreiche Teilnahme an der konstituierenden Sitzung, aber vor allem um mich für das immense Vertrauen und Entgegenkommen zu bedanken, das mir mit der Wahl zum 1. Vorsitzenden des Vereins entgegengebracht wurde. Ich bin mir der Ehre, aber auch der großen Verantwortung bewusst, die diese Funktion mit sich bringt, und freue mich auf diese Herausforderung.

Dass ich euch aber erst so spät anschreibe hat gleich mehrere Gründe. Zum einen berufliche, zum anderen aber – und dies sind die gewichtigeren Gründe – wollte ich den Zeitpunkt abwarten, an dem für Alumni DAAD Italia neben einer rechtlichen auch eine operative Grundlage geschaffen wurde. Dies ist seit letzter Woche der Fall. Weniger der Kauf einer Domain als vielmehr die anschließende Gestaltung der Homepage des Vereins war dabei die erste schwierige Hürde, die es zu nehmen galt. Dass sich dies als viel einfacher erwiesen hat, als wir zunächst angenommen hatten, ist vor allem dem Entgegenkommen und der Kreativität ‘unseres’ Webmasters Renato Coco zu verdanken, der für Alumni DAAD Italia eine Website geschaffen hat, um die uns so manche Vereine beneiden werden. Ihm sei an dieser Stelle noch einmal herzlichst im Namen aller gedankt. Wer noch nicht auf der Website gewesen sein sollte, der braucht nur auf diesen Link zu klicken https://www.alumnidaaditalia.org/ und kann sich dann selbst von der mehr als ansprechenden Website überzeugen.

Ich möchte den Hinweis auf die Website auch gleich mit der Aufforderung an alle – Mitglieder von Alumni DAAD Italia und DAAD-Alumni, die es hoffentlich noch werden wollen – verbinden, sich aktiv an der Erstellung der Inhalte zu beteiligen. Die Erstellung von guten und exklusiven Texten, Informationen etc. ist zwar zeitaufwendig und bringt viel – ehrenamtliche – Arbeit mit sich. Guter Inhalt ist aber unverzichtbar und ganz entscheidend für den Erfolg einer Webseite. In der Mediathek hochgeladen sind jetzt schon u.a. die beiden Filme, die die Highlights (Reden und Interviews) sowohl der konstituierenden Sitzung als auch der Festveranstaltung in der Villa Almone festgehalten haben. Damit haben auch diejenigen unter euch, die nicht nach Rom kommen konnten, die Möglichkeit, sich über den Verein und dessen Zielsetzungen ein erstes Bild zu machen. Weiterhin könnt Ihr dort ein Interview von Corrada Giammarinaro mit Prof. Dr. Ulrike Reeg (Universität Bari) zum Thema Migrationsliteratur nachlesen, das im Rahmen der DAAD-Alumni- Veranstaltung im November 2016 in Mailand gemacht wurde. Ein Interview mit der Schriftstellerin Olga Grjasnowa, die als Gastrednerin geladen war, wird folgen…und vieles andere mehr.

Schließlich waren dann die Zuteilung einer Steuernummer und last but not least die Eröffnung eines eigenen Vereinskontos noch die letzten, entscheidenden Schritte, um nun auch allen weiteren in Italien lebenden DAAD-Alumni die Möglichkeit zu geben, Alumni DAAD Italia beizutreten und durch eine Mitgliedschaft direkt und aktiv die Arbeit des Vereins mitzugestalten. Alumni DAAD Italia versteht sich ja in erster Linie als ein gemeinnütziger Verein, der ein gelebtes Symbol für die engen (wissenschaftlichen, politischen, kulturellen etc.) Beziehungen zwischen Deutschland und Italien sein will. Doch auch wenn die deutsch-italienischen Beziehungen im Fokus der Vereinsarbeit stehen werden, so heißt dies nicht, dass wir bei unseren Veranstaltungen nicht auch eine Brücke schlagen wollen zu multilateralen und -nationalen Fragestellungen. Schon allein durch das im Zuge von Migration und Globalisierung bedingte Zusammenwachsen der Welt, dessen Auswirkungen wir jeden Tag in allen Bereichen des Lebens erfahren, drängt sich für einen Verein wie den unseren die Aufgabe regelrecht auf, unterschiedliche Vorstellungen von Kulturkreisen, interkulturelle Gemeinsamkeiten und Differenzen aktiv und konstruktiv zu thematisieren. In diesem Sinne greift Alumni DAAD Italia auch ein Projekt von Vorstandsmitglied Andrea De Petris auf, der federführend für die erste Mitgliederversammlung im Herbst 2017 eine interdisziplinäre Tagung zum Thema Migration organisieren wird. Über ein Call for papers werden dann alle Mitglieder aufrufen, sich daran zu beteiligen, in welcher Form auch immer.

Ein weiterer wichtiger Aspekt – und mir ein besonderes persönliches Anliegen – wird sein, in unserer Vereinsarbeit und auf unseren Veranstaltungen eine auf gemeinsame Zwecke gerichtete Koordination sämtlicher Disziplinen und Interdisziplinen unseres komplexen Wissenschaftssystems zu garantieren. Die Inter- bzw. Transdisziplinarität als verbindendes Prinzip unseres Vereins lang Tobias Bargmann und mir, als wir zusammen das Konzept der Vereinsgründung entworfen haben, ganz besonders am Herzen. Dies in die Tat umzusetzen, dazu bedarf es aber weit mehr als nur der Hoffnung von Tobias und mir. Dazu bedarf es hoher Flexibilität, eines konstruktiv-kritischen Gedankenaustausches und Veranstaltungsvorschlägen, deren Erfolg weniger als Einzelleistung begriffen wird, sondern als Ergebnis gelungener Kooperation.

Es wird aber nun Zeit, dass ich zum Schluss komme. Ich möchte allerdings meinen Brief nicht schließen, ohne allen Personen wie Institutionen zu danken, die die Gründung des Vereins überhaupt erst ermöglicht haben: allen voran dem ehemaligen Direktor des InformationsCentrums DAAD in Rom Tobias Bargmann, in den ich immer einen offenen Gesprächspartner für meine Anliegen gefunden habe und mit dem zusammen die Gründung des Vereins in die Wege geleitet und umgesetzt wurde, dem Goethe Haus (Rom) und deren Direktorin, Dr. Maria Gazzetti, die sich dankenswerterweise bereit erklärt hat, unsere konstituierende Sitzung in einem Gebäude stattfinden zu lassen, dessen kulturhistorische Bedeutung für unsere zukünftige Arbeit eine Herausforderung sowie ein wert- und bedeutungsvoller Anreiz sein muss, der deutschen Botschaft in Rom und der Botschafterin Dr. Susanne Wasum-Rainer, deren Empfang in der Villa Almone der Gründungsveranstaltung einen festlichen Rahmen besonderer Art gegeben hat, dem InformationsCentrum des DAAD (Rom) und deren neuen Direktorin, Valentina Torri und ihren Mitarbeiterinnen, allen weiteren institutionellen wie kulturellen Instanzen der BRD in Italien und – last but not least – euch, liebe Mitglieder von DAAD Alumni Italia (und natürlich auch denjenigen, die es noch nicht sind, aber auch zur großen DAAD Alumni-Familie gehören), denn ohne euch wäre auch der letzte Schritt auf dem Weg zur Gründung des Vereins nicht gemacht worden.

In diesem Sinne wünsche ich uns allen – auch im Namen des Gesamtvorstandes von DAAD Alumni Italia – eine erfolgreiche Zusammenarbeit, frohe Feiertage und einen guten Rutsch ins Neue Jahr, das uns hoffentlich Gesundheit und Frieden bescheren mag.

Sandro M. Moraldo