Il BVerfG sul recovery fund: facciamo chiarezza

Bundesverfassungsgericht

Di Andrea De Petris (Università Giustino Fortunato, Benevento/Centro Politche Europee, Membro del Direttivo ADIT)

Il 26 Marzo scorso il Tribunale Costituzionale Federale ha emesso un ordine di sospensiva del procedimento di ratifica della legge che sancisce la partecipazione della Germania al Recovery Fund. Media ed esperti hanno parlato di stop della Corte al finanziamento tedesco del programma di aiuti europeo, ma in realtà l’ordinanza di sospensiva dice ben altro.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulla sospensione dell’iter di approvazione della ratifica della legge che sancisce la partecipazione della Germania al Recovery Fund.

Il Tribunale Costituzionale Federale ha ricevuto una richiesta di sospensiva della procedura di approvazione da parte di un gruppo di oltre 2.000 ricorrenti, che temono che la partecipazione al quello che è un sostanziale programma di eurobond per l’emergenza COVID possa tradursi in un eccessivo onere finanziario per la Germania, nel caso in cui alcuni degli altri Stati coinvolti nel programma non riuscissero a garantire la loro quota di finanziamenti.

La Corte di Karlsruhe non ha accolto la sospensiva: ha per il momento soltanto bloccato l’iter di approvazione della legge, impedendo che il Presidente Federale la firmasse, sancendone la promulgazione.

L’obiettivo della decisione del BVerfG è per il momento impedire che la legge entri in vigore, per evitare di doversi pronunciare sulla richiesta di sospensione della stessa mentre la norma stia già producendo effetti, che nel caso in questione significherebbe avviare l’iter di partecipazione della Germania al Recovery Fund, assumendo considerevoli oneri finanziari per il futuro del Paese.

Quindi: la Corte NON ha bocciato la partecipazione della Germania al Recovery Fund, ha solo chiesto di congelare l’iter per valutare la richiesta di sospensione della partecipazione tedesca al programma di aiuti europeo.

Con tutta probabilità, la decisione sulla sospensione arriverà in tempi rapidi, perché anche a Karlsruhe sanno bene che uno stallo a lungo termine sul Recovery Fund non è possibile. E con altrettanta probabilità, la Corte riconoscerà la legittimazione della legge: le decisioni del BVerfG sugli obblighi europei della Germania fino ad ora hanno sempre mirato a verificare che sussistesse una sufficiente legittimazione democratica degli atti che instauravano tali obblighi.

Nel caso in esame, la legge impugnata è stata approvata tra giovedì e venerdì da una maggioranza dei due terzi dei componenti sia del Bundestag che del Bundesrat, i massimi organi rappresentativi della volontà del popolo tedesco. Su questo assunto, è quindi molto probabile che la Corte tedesca riconosca la legittimità della partecipazione della Germania al Recovery Fund.