100 Jahre “Zenos Gewissen” von Italo Svevo. Programmwoche 5.-9. Juni

Istituto Italiano di Cultura Berlino

#dedika2023

DediKa 2023 Zeno 100 Trieste–Trst–Triest Svevo und Umgebung
5 Juni – 9. Juni 2023

Italienisches Kulturinstitut Berlin

Italo Svevo – dies ist das von Hector Aaron Schmitz gewählte literarische Pseudonym – wurde am 19. Dezember 1861 in Triest geboren, der damals großen kosmopolitischen Hafenstadt der österreichisch-ungarischen Monarchie. Er besuchte eine deutsche Schule in der Nähe von Würzburg, absolvierte eine kaufmännische Lehre in seiner Geburtsstadt und wurde dann Bankangestellter und später erfolgreicher Unternehmer. Seine ersten beiden Romane, Ein Leben (1892) und Senilität (1898), blieben unbeachtet. La coscienza di Zeno schließlich, veröffentlicht im Mai 1923, wurde sofort von Bobi Bazlen und Eugenio Montale gewürdigt. Sein Freund James Joyce machte ihn zusammen mit Valery Larbaud in Paris bekannt. Endlich erfolgte die Anerkennung als Schriftsteller von internationalem Rang und die eines Romans, der den Vergleich mit den Klassikern der modernen europäischen Literatur nicht zu scheuen braucht.

Anlässlich des hundertjährigen Jubiläums des Romans über Zeno Cosini findet vom 5. bis 9. Juni die vom Italienischen Kulturinstitut Berlin organisierte Veranstaltungsreihe DEDIKA 2023 statt, fünf Tage voller Veranstaltungen mit Gesprächen, Filmen, Theateraufführungen und Vorträgen, die vom Roman ausgehen und seine ‚Umgebung‘ aus verschiedenen Perspektiven erkunden.

Am 5. Juni werden wir zusammen mit Clotilde Bertoni in die Welten von Svevos Erzählungen und Romane eintauchen, während wir mit Sergia Adamo die irreduzible „Triestinità“ eines Autors entdecken werden, der in verschiedenen Kulturen denkt. Von der Person Svevo erfahren wir durch den wertvollen Dokumentarfilm von Birgitta Ashoff, in dem seine Tochter Letizia Fonda Savio selbst und Zeitzeugen, die ihn kannten, sprechen. Zum Abschluss des Abends zeigen wir den Film Senilità, basierend auf dem gleichnamigen Roman von Svevo, und verfilmt 1962 von Mauro Bolognini mit einer großartigen Claudia Cardinale.

Am 6. Juni werden zwei für Svevos intellektuelle Welt entscheidende Persönlichkeiten behandelt: Über den engen Bezug zur Psychoanalyse von Sigmund Freud, ohne die Zenos Gewissen nicht denkbar wäre, spricht Andreas Mayer, während Enrico Terrinoni originelle Aspekte der Freundschaft und des intensiven Dialogs zwischen Svevo und seinem geschätzten Englischlehrer, James Joyce, beleuchten wird. Aber auch Bobi Bazlen, der große triestinische Souffleur des italienischen Verlagswesens in der zweiten Hälfte des 20. Jahrhunderts (Adelphi!), gehörte zu den ersten, die La coscienza di Zeno förderten. Die Umgebung von Svevo führt also von Bazlen bis zu Daniele Del Giudice, der im Gefilde von Bazlen seinen ersten gefeierten Roman Lo stadio di Wimbledon (1983) schrieb, worüber der Schriftsteller Roberto Ferrucci berichten wird. Gezeigt wird auch die Verfilmung von Le stade de Wimbledon von Mathieu Amalric aus dem Jahr 2001, zu der Del Giudice selbst einen Beitrag geleistet hat.

Am 7. Juni betritt einer der bekanntesten und beliebtesten zeitgenössischen Schriftsteller Italiens buchstäblich die Bühne: Mauro Covacich. Geboren wie Svevo in Triest, präsentiert er als Schauspieler den Theatermonolog Svevo, mit dem er aktuell auch in mehreren italienischen Theatern auf Tour ist. Svevos „Umgebung“ spricht verschiedene Sprachen und Kulturen, und wir werden dazu den Film L’altrove più vicino. Un viaggio in Slovenia von Elisabetta Sgarbi aus dem Jahr 2017 vorführen.

Und zum Thema Trst: Boris Pahor und Umgebung spricht am 8. Juni. Cristina Battocletti, die zusammen mit Boris Pahor ein Buch geschrieben hat, mit Barbara Gruden, die ihre journalistische Tätigkeit bei slowenisch-sprachigen Medien der Stadt begonnen hat. Die Linien, die von Triest nach Europa führen, sind das Thema des Gesprächs des Schriftstellers Paolo Rumiz mit dem Journalisten Andreas Pfeifer, eine Gelegenheit, das neueste Buch des Autors kennenzulernen, das demnächst in deutscher Übersetzung erscheinen wird.

Am 9. Juni schließlich wird Paolo Magris seinen Film Con il mare negli occhi – Carlo Michelstaedter vorstellen, der einen Seitenblick auf einen anderen großen, aber zu wenig bekannten Zeitgenossen von Svevo wirft, nämlich den in Görz geborenen Philosophen Carlo Michelstaedter. Görz wird 2025 zusammen mit Nova Gorica Europäische Kulturhauptstadt sein.

Unter der Schirmherrschaft von / Con il patrocinio di:

Comitato per le celebrazioni del centenario de La Coscienza di Zeno, Università degli Studi di Trieste


#dedica2023

DediKa 2023 Zeno 100 Trieste–Trst–Triest Svevo e dintorni
5 giugno – 9 giugno 2023

Istituto Italiano di Cultura di Berlino

Italo Svevo – questo lo pseudonimo letterario scelto da Hector Aaron Schmitz – nasce il 19 dicembre 1861 a Trieste, allora il grande cosmopolitico porto dell’impero austro-ungarico. Frequenta una scuola tedesca presso Würzburg, compie un apprendistato commerciale nella sua città natale e diventa poi impiegato di banca, e quindi imprenditore di successo. I suoi primi due romanzi, Una vita del 1892 e Senilità del 1898, passano inosservati. Finalmente La coscienza di Zeno, pubblicato nel maggio 1923, è subito apprezzato da Bobi Bazlen e da Eugenio Montale. L’amico James Joyce insieme a Valery Larbaud lo introduce a Parigi. È finalmente il riconoscimento di uno scrittore di rango internazionale e di un romanzo che non teme il confronto con i classici della moderna letteratura europea.

Per festeggiare il Centenario della Coscienza di Zeno la rassegna DEDIKA 2023 organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Berlino propone dal 5 al 9 giugno cinque giornate fitte di eventi con dialoghi, film, lezioni teatrali, conferenze che a partire dal romanzo si spingeranno a esplorare in diverse prospettive anche i suoi ‘dintorni’.

Il 5 giugno Clotilde Bertoni parlerà dei racconti e dei romanzi, mentre Sergia Adamo della ‘triestinità’ di Svevo, un autore che pensava attraverso diverse culture. Nel prezioso film documentario di Birgitta Ashoff vedremo la figlia di Italo Svevo, Letizia Fonda Savio, insieme a testimoni eccellenti che lo avevano conosciuto. La serata si concluderà con la proiezione di Senilità, tratto dall’omonimo romanzo sveviano, girato da Mauro Bolognini nel 1962 con una splendida Claudia Cardinale.

Il 6 giugno saranno chiamati in causa due interlocutori cruciali per il mondo intellettuale di Svevo, Sigmund Freud e James Joyce: sul confronto serrato con la psicoanalisi di Freud, senza il quale la Coscienza di Zeno sarebbe davvero impensabile, si soffermerà Andreas Mayer, mentre Enrico Terrinoni illuminerà aspetti originali della amicizia e dell’intenso dialogo fra Svevo e il suo prediletto insegnante di inglese, Joyce. Ma anche Bobi Bazlen, il gran suggeritore triestino della editoria italiana del secondo Novecento (Adelphi!) è stato fra i primi estimatori della Coscienza di Zeno. Attraverso Bazlen l’esplorazione dei dintorni di Svevo si spinge allora fino a Daniele Del Giudice, che ispirato da Bazlen pubblica nel 1983 il suo primo celebratissimo romanzo, Lo stadio di Wimbledon. Ce ne parlerà lo scrittore Roberto Ferrucci. Del romanzo vedremo anche la trasposizione cinematografica del 2001 Le stade de Wimbledon di Mathieu Amalric, a cui lo stesso Del Giudice aveva dato un contributo.

Il 7 giugno entra letteralmente in scena uno dei più noti e apprezzati autori contemporanei italiani, Mauro Covacich. Nato a Trieste come Svevo, Covacich in veste di attore presenta il suo monologo teatrale ‘sveviano’, attualmente in tour anche in diversi teatri italiani. I ‘dintorni’ di Svevo parlano lingue e culture diverse, come capiremo attraverso la proiezione di L’altrove più vicino. Un viaggio in Slovenia, il film del 2017 di Elisabetta Sgarbi.

E sugli sloveni questa volta a Trieste ci parlerà l’8 giugno Cristina Battocletti, autrice di un libro su Boris Pahor, insieme alla giornalista Barbara Gruden. Le fila che da Trieste conducono all’Europa saranno il tema del dialogo fra lo scrittore Paolo Rumiz e il critico Andreas Pfeifer, un’occasione per conoscere l’ultimo libro dell’autore a breve in uscita in traduzione tedesca.

Infine, il 9 giugno Paolo Magris presenta il suo film, Con il mare negli occhi – Carlo Michelstaedter, che ci regala uno sguardo laterale su un altro grande ma troppo poco noto contemporaneo di Svevo, il filosofo Carlo Michelstaedter, originario di Gorizia, che sarà, con Nova Gorica, Capitale europea della cultura 2025.

Unter der Schirmherrschaft von / Con il patrocinio di:

Comitato per le celebrazioni del centenario de La Coscienza di Zeno, Università degli Studi di Trieste

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